Dalla storia dell’azienda alla visita in cantina..
Siamo nel cuore dei colli fiorentini, uno splendido panorama che si affaccia sull’impruneta, nella valle di Sorrettole dove il sole e le brezze leggere donano un fantastico microclima alle vigne durante il periodo di raccolta.
L’azienda è stata fondata da Gino Marchi negli anni sessanta, insieme alla bellissima Villa del quattrocento, con l’intento di produrre vini di qualità in un’equilibrio perfetto tra terra, uomini e vigneti; ad oggi questa azienda si estende per 40 ettari dove vengono coltivati vino e olio limitando al massimo gli interventi chimici, per cui si parla prodotti di grande qualità. Ma soprattutto Agriturismo “La Querce” vanta di una bellissima piscina e della Villa, un luogo cove potrete rilassarvi e godere dei loro elegantissimi vini.
Accanto alla Villa si trovava un’ antica Querce, che fu abbattuta durante la ritirata dei Nazisti nella seconda guerra mondiale.. da qui deriva il nome e il logo dell’azienda.
Dagli anni 80 è poi passata al figlio Massimo Marchi e alla direzione attuale di Marco Ferretti che ci ha accolto e portato a scoprire questa bellissima realtà Toscana.
Siamo in un terroir unico: a un altezza 280 ma sul livello del mare con un terreno in prevalenza di argilla rossa di Impruneta. Un paese famoso per la produzione di terracotta , pensate che le tegole del duomo di Firenze sono state realizzate con questo materiale, come gli Orci presenti all’interno della cantina, utilizzati per la produzione di uno dei vini che andremo a scoprire.
Prima di passare alla degustazione Marco ci ha portato in cantina, hce in questa azienda è divisa in due ambienti : la cantina di vinificazione, con tini di fermentazione e vasche in acciaio inox e a temperatura controllata e la seconda cantina che è stata costruita per gran parte sotto terra, proprio per mantenere una temperatura bassa e costante che è adatta alla conservazione delle bottiglie in affinamento.
Infine abbiamo avuto il piacere di visitare la cantina di invecchiamento nella Villa dove sono presenti le barriques, una cantinetta storica ed una sala di degustazione; qui abbiamo avuto il privilegio di assaggiare il vino direttamente dalle botti e di sperimentare il futuro “La Querce” prima che completi l’affinamento.
L’azienda ha una produzione secondo metodi tradizionali e sta andando verso il biologico, è sempre alla ricerca di tecniche di innovazione, nel rispetto della natura mantenendo l’equilibrio tra gli elementi del proprio “terroir”
La selezione di Wine eventi Toscana
Quali vini andrete a degustare durante il vostro tour esclusivo?
Terra di Vino (100% Sangiovese)
La sua particolarità è che questo vino è lasciato a fermentare per due settimane negli Orci che poi vengono riempiti con altro vino e chiusi con all’interno le bucce. Per concludere il processo a gennaio si toglie e si svinano le bucce facendo la pigiatura con il tradizionale metodo del torchio fino a riempire l’orcio con il vino ricavato a fine pressatura, questo matura un anno in terracotta. Dal colore rosso rubino molto intenso, al naso vinoso e fruttato ma non senza decise note speziate, al palato nervoso, vivace e
con un bel finale in crescendo..
Belrosso’ (100% Canaiolo)
Dal colore rosso rubino, al naso si apre un frutto molto intenso soprattutto la ciliegia. In bocca è fresco, molto frutto quasi croccante!
La Querce (Sangiovese 90%, Colorino 5%)
Etichetta che nasce dagli anni 1960 , è il vino di punta dell’azienda e viene realizzato con le migliori selezioni del sangiovese, un vino dal colore rosso rubino. Naso frutta rossa sottobosco etereo e complesso, con piacevoli note di cioccolato e pepe nero date dall’affinamento di due anni in botte grande. un sorso intenso, corposo e dalla struttura complessa, di un equilibrio di notevole eleganza e dai tannini morbidi e levigati. un gusto lungo e persistente.
Damarosa (Canaiolo 100%)
Un passito dal colore rosso, affina 18 mesi in barrique, un naso dalle note verdi e di uva passa, marmellata di frutti di bosco, e frutta matura; al sorso da sensazioni di Cipria, zucchero filato e lunga persistenza. Un gusto come quello dei vini serviti dalle dame di compagnia e propioda qui il nome “damarosa”.
Volete provare questa bellissima esperienza?